Il secondo chakra si trova in corrispondenza dell'osso sacro a circa metà strada tra l'ombelico e il pube. In sanscrito sva significa “suo”, “proprio” e adhisthana significa “dimora”, pertanto svādhisṭḥāna si può tradurre come “il chakra della propria dimora”.
Il simbolo del secondo chakra è un fiore di loto a sei petali, nel quale è iscritto il cerchio. Secondo la tradizione cinese, il numero 6 simboleggia la manifestazione. All’interno del loto è presente una luna crescente di colore bianco generata da due cerchi.
Le parti del corpo associate a questo chakra sono gli organi riproduttivi maschili e femminili e gli organi con funzioni depurative, come i reni e la vescica.
Svadhisthana è il centro della nostra sessualità, del piacere, delle emozioni e della creatività.
Mentre il primo chakra riguarda le radici la stabilità e struttura, il secondo chakra riguarda il movimento lo scorrere, il fluire, il percepire.
L'elemento associato è l'acqua.
L'acqua è l’origine di ogni forma di vita esistente, e a livello psicologico corrisponde all’inconscio e alla sfera emotiva. L’elemento acqua pulisce, purifica, elimina e dissolve tutti i blocchi che ostacolano il flusso vitale.
Sul piano fisico questo ruolo viene rappresentato dalle funzioni depurative dei reni e della vescica. Sul piano spirituale, invece, si manifesta sotto forma di sentimenti espressi liberamente e spontaneamente, che invitano a guardare alla vita come a un qualcosa di sempre nuovo.
Lo scopo di questo centro energetico è far muovere le cose: far muovere il corpo in generale, muovere l'energia dentro e far avanzare la propria vita. Il piacere ci invita ad espanderci, mentre il dolore ci fa contrarre. L'apertura al piacere nel secondo chakra, non solo ci fa sentire più felici e più espansivi, ma libera l'energia sottile che si muove attraverso il corpo, lenendo e rilasciando i blocchi.
Quando il secondo chakra è in equilibrio la sua energia ci consente di lasciare andare, di scorrere, di fluire come l’acqua e di sentire il cambiamento e la trasformazione che avviene nel nostro corpo, ci permette di vivere in maniera completa la nostra creatività.
Quando questo chakra è fuori equilibrio, possiamo sperimentare instabilità emotiva, paura del cambiamento, disfunzione sessuale o depressione. Altri segni di squilibrio del chakra sacrale sono: dipendenze da tutto ciò che porta piacere come cibo, gioco d'azzardo, lavoro, alcol, shopping; stanchezza e letargia costanti, ipersensibilità emotiva o distacco emotivo, mancanza di creatività, mancanza di desiderio, passione o eccitazione.
Per connettervi più pienamente all'energia del secondo chakra, vi invito a contemplare:
In quale parte della mia vita sto resistendo al fluire della vita o andando controcorrente? Dove mi sento bloccato? Dove potrei trarre vantaggio dal lasciar andare, ammorbidire e seguire il flusso? Quali ostacoli interni potrebbero ostacolare il flusso della creatività nella mia vita?
Tra gli oli essenziali che ci aiutano a entrare in risonanza con le energie del secondo chakra è ottimo l'olio essenziale di cipresso, un olio che permette all'energie e all'emozioni stagnanti di rimettersi in movimento e ci insegna a fluire con la vita.
Vi consiglio inoltre due libri che aiutano ad esprimere la propria creatività e ad imparare a rimanere nel flusso:
La via dell'Artista - Come ascoltare e far crescere l'artista che è in noi
Nuova edizione
Flow - Psicologia dell'esperienza ottimale
Roi Edizioni
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